QUANDO DI GIOVANILE E FORMATIVO C’E’ VERAMENTE POCO
Assistiamo, ormai da anni, a un continuo abuso del termine “Giovanile” che fa veramente sorridere, se non si considerassero i danni che poi si vengono a creare…
Le Linee guida promosse dal TP e afferenti i gradi di difficoltà , dopo un lavoro certosino e pluriennale, sono state pubblicate ben quindici anni fa in forma completa (2010), mentre in forma parziale per i gradi più bassi nel 2009.
Chiarissimo l'intento, dichiarato con apposito comunicato nel 2009: riportare "tutte quelle caratteristiche tecnico- didattico-musicali necessarie per capire le peculiarità di un brano musicale, strumenti utili per le figure che operano nell’ambito bandistico", ovvero fornire a tutti uno strumento formativo e pedagogico di grande valore, che fosse d’aiuto per i formatori, i direttori, i compositori e sino alle case editrici.
Da subito, purtroppo, abbiamo assistito a un’alzata di scudi: invece della condivisione d’intenti e della collaborazione per eventuali piccoli ritocchi, ecco che, con il solito italico vizio, c’è stata la corsa a creare altri documenti similari. Tutti questi ultimi, in realtà, prendevano (e prendono) ispirazione dall’originale, andando a inserire variazioni confacenti alla volontà o alle necessità chi le proponeva, finendo immancabilmente per piantarci sopra la propria bandierina.
Le Linee guida del TP sono nate con un chiaro, oggettivo e corretto scopo formativo e pedagogico.
Uno spirito anche costruttivo: sono stati coinvolti esperti di chiara fama, i quali hanno dedicato studi e ricerche sull’argomento.
Il lavoro non è stato chiuso e preconcetto, poiché sono stati coinvolti anche esperti esteri, i quali ci hanno rivolto grandi complimenti e commenti positivi per l’opera svolta.
Poi, però, arriviamo nel Paese dei campanili e degli orticelli, dove è normale divergere piuttosto che costruire, interessati come siamo a curare più l’interesse personale che quello collettivo. Per forza non riusciamo a fare sistema…
In tutti questi anni abbiamo assistito al proliferare di "tabelle" e "schemini" che ampliano l’estensione degli strumenti, aumentano l’utilizzo di tonalità, allungano la durata dei brani, aumentano le voci strumentali ecc. ecc. Ciò è particolarmente vero per i gradi più bassi, dove, all'opposto, è necessaria una particolare attenzione in quanto livelli richiedenti contenuti e significati fortemente pedagogici e formativi.
L’oggettività viene piegata a una soggettività dettata da altri interessi.
Non dovrebbe sorprenderci: ormai il negazionismo scientifico è di moda...
Parimenti si svuota il termine “giovanile” (presente nelle Linee guida) del significato proprio che gli appartiene, prevaricandone la motivazione e l’utilizzo.
Lo spirito utilizzato nella realizzazione delle Linee guida è, lo ripetiamo, la realizzazione di un chiaro, oggettivo, corretto percorso formativo e pedagogico.
Per dare un riferimento d’età, si è deciso di abbinare il termine “principiante” ai gradi 0,5 e 1, mentre col termine “giovanile” si fa riferimento ai gradi da 1,5 a 2,5.
Le varie eccezioni che si possono presentare, se lette in quest’ottica, possono benissimo essere gestite in modo corretto e senza grossi problemi (per es. l’allievo di età più elevata, l’allievo che brucia le tappe formative ecc.).
Gruppi che affrontano brani di difficoltà 3, 4, 5 e talvolta 6 (rispettivamente catalogati per “Banda da concerto” e “Banda sinfonica”), forse di “giovanile” hanno ben poco...
Qualcuno potrebbe obbiettare: ma non esistono gruppi di bambini definiti “principianti”, sono tutti chiamati “giovanili”.
Esatto: gruppi di bambini.
Se si coglie lo spirito delle Linee guida, ovvero definire in modo corretto i vari livelli di apprendimento al fine di tutelare i processi di crescita di ogni singolo individuo, allora dobbiamo essere consapevoli che una Banda giovanile, formata da bambini e ragazzi con cognizioni tecniche e funzionali normali, può affrontare, al massimo, un brano di difficoltà pari a 2,5 (quello vero).
Diversamente, forse si pensa che basti modificare i livelli di difficoltà, ampliando l’estensione degli strumenti, aumentando l’utilizzo di tonalità, aumentando le voci strumentali, allungando la durata dei brani ecc. ecc. … e tutto è risolto!
Mah…
Per chi volesse approfondire, ecco alcuni link dedicati all’argomento.
Video:
Repertorio per Banda Giovanile https://www.youtube.com/watch?v=vRSUJugvTBQ
Aggiornamento sul repertorio per le Scuole per Banda https://www.youtube.com/watch?v=I-13SAHvD1s&t=5767s