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ANCHE LA BANDA COME AIUTO CONTRO LA DEPRESSIONE
30 Dicembre

ANCHE LA BANDA COME AIUTO CONTRO LA DEPRESSIONE

 

ANCHE LA BANDA COME AIUTO CONTRO LA DEPRESSIONE

 

La depressione è un male atroce, invisibile, silenzioso, che ti distrugge dentro.

Noi non siamo medici, le nostre associazioni non sono presidi sanitari, ma anche noi possiamo fare tanto usando la Musica come strumento di socializzazione.

Certo, non bisogna nascondersi dietro a tecnicismi vari, posizioni di comodo, frasi fatte del tipo: "Non mi ha mai detto niente". La funzione di un formatore, di un dirigente, di un membro del Consiglio Direttivo è anche quella: saper andare oltre le parole e, soprattutto, saper ascoltare i silenzi.

Non è affatto semplice: sicuramente possedere una sensibilità particolare, una predisposizione naturale aiuta molto, ma se facciamo un pò di attenzione i campanelli d'allarme li possiamo sentire tutti.

La Banda non è, e non deve diventare solamente una struttura burocratico-fiscale ingessata e difficile da governare, così come la "schiforma" del terzo settore vorrebbe imporci.

Non dobbiamo farci ingolosire solo dagli aspetti economici: facciamo Musica, facciamo Arte, e possiamo volare in alto.

Certo, i soldi aiutano molto, ma senza idee, senza prospettive, senza una visione si corre il rischio di diventare solo operatori impegnati a fare interessi di bottega (o retrobottega).

Se abbiamo scelto di fare Musica significa che in noi c'è qualcosa di speciale: non solo tecnicismo, ma trasmissione di emozioni, di sapere, di conoscenza, voglia di socialità, voglia di donare agli altri.

Possiamo e, in taluni casi, già svolgiamo un ruolo fondamentale per le nostre comunità, per il nostro Paese: oltre all'aspetto artistico, formativo e divulgativo su larga scala promuoviamo la solidarietà e l'integrazione di genere, tra etnie, con i diversamente abili. E ciò è un grandissimo valore per le medio-piccole e piccolissime realtà associative quali, appunto, le Bande Musicali.

I grandi progetti si possono anche realizzare, ma sono un di più, perché prima bisogna avere l'accortezza e la sensibilità di consolidare la base.
Tradotto: aiutare in modo reale e significativo ogni piccola realtà locale.

Ecco perché possiamo svolgere un ruolo fondamentale anche contro la depressione, un male che si può manifestare in molteplici modi: pensiamo al fenomeno NEET (popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione), agli Hikikomori  (fenomeno sociale per cui un soggetto sceglie di autorecludersi, rifiutando il contatto con le persone intorno e il mondo esterno), alle vittime di bullismo, alla solitudine e a tutte quelle forme di malessere che abbisognano di un aiuto, un gesto umano.

Facendo la nostra parte, in accordo e insieme ai professionisti medici e a tutti gli altri operanti nel settore, possiamo davvero dare un aiuto concreto.

Buon 2025 a tutti Voi. 

 

Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia.

Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).