EUROPEI E SPONSOR...
Per carità, non ci aggiungiamo alla lunga lista di commissari tecnici della nazionale di calcio: nel nostro paese ce ne sono fin troppi, almeno 58 milioni…
Prendiamo atto della figuraccia fatta a livello planetario da questi ragazzi in calzoncini corti, con stipendi milionari per dare quattro calci a un pallone.
Piuttosto vorremmo fare un altro ragionamento, se ci consentite anche un pò più alto, partendo da questa notizia di cronaca.
E’ vero che questi ragazzi attirano l’attenzione dei mass-media, tanto da far sperare ogni famiglia di avere in casa un piccolo Maradona in erba per ricchi ingaggi futuri, ma forse bisogna dare a tutto il peso giusto.
E arriviamo al vero punto della questione: in questo settore si trovano sponsor a bizzeffe, disposti a versamenti milionari per vedere il proprio logo apparire per qualche secondo in televisione.
Ci direte: si fanno pubblicità. Si, ma come ?
Non citeremo nessuno sponsor che ha partecipato all’avventura europea di questa nazionale, miseramente schiantatasi contro l’equivalente svizzera.
Pensiamo però che a chi ha versato milioni non sia gradito come sono andate le cose: hanno legato la loro immagine a un fallimento ben spiegato dai titoli dei giornali di oggi (tra parentesi, abbiamo scelto il meno peggio, anche se c’era un “andate a zappare” che ci ispirava molto…).
Milioni di euro, milioni di euro… quante cose si potrebbero fare con milioni di euro…
Per esempio, con un milione di euro si potrebbero dare 10.000,00 euro a cento Bande musicali: e quante attività potremmo fare…
10.000,00 euro equivalgono, per molte realtà, all’ammontare del proprio bilancio annuale, mentre per le più strutturate a una grande boccata di ossigeno per la propria sopravvivenza.
Con questa cifra potremmo acquistare strumenti musicali, divise, spartiti, potremmo aiutare i nostri allievi con borse di studio mirate: sicuramente li sapremmo far fruttare al massimo, abituati come siamo ad operare coi magri bilanci che conosciamo tutti.
100 Bande musicali equivalgono a circa 5.000 musicisti, 4.000 allievi, 20.000 associati, 100 comunità che godono dei servizi che offre loro il proprio gruppo musicale, almeno 300 concerti annui, 1.200 esecuzioni musicali per processioni, ricorrenze nazionali e civili, feste locali ecc. ecc. di cui godono mediamente circa 500.000 cittadini italiani.
E per semplificare le cose non tocchiamo l’aspetto sociale, educativo, formativo, di integrazione di genere, di etnie, di fasce d’età e di soggetti con difficoltà (diversamente abili, BES, NEET, Hikikomori ecc.): una funzione sociale enorme che semplicemente non ci viene riconosciuta, anche se la svolgiamo quotidianamente.
Ecco: se solo uno sponsor di questa nazionale dedicasse un milione di euro a cento Bande musicali guardate quanto bene farebbe alla collettività…
Sicuramente la comunità dove risiede la Banda ne terrebbe debitamente conto, quindi ci guadagnerebbe enormemente in visibilità e credibilità.
Certo, non avrebbe il medesimo riscontro fiscale, poiché finora nessun Governo ha ritenuto abbastanza degno e rilevante il nostro quotidiano operato sociale, e quindi chi devolve in Cultura ha meno detrazioni di chi devolve nello Sport.
Qualcuno potrebbe obiettare che esiste uno strumento chiamato “Bonus art”, il quale permette una detrazione di un certo rilievo per chi devolve in Cultura: peccato, però, esso sia rivolto solo alle grandi realtà, tagliando fuori di netto quelle medio-piccole (cioè il 90%) tra le quali le Bande musicali, ovvero chi ne ha più bisogno.
Con l’equivalente di una spedizione sportiva come questa degli europei si potrebbero destinare 10.000,00 a tutte le circa 3.500 Bande musicali italiane esistenti sul territorio nazionale, assicurando loro le attività per un anno intero. E fatevi voi i calcoli sull’impatto numerico (solo i cittadini italiani coinvolti sarebbero circa 20.000.000 !).
E allora: iniziamo a dare il giusto peso alle cose, valorizzando quelle che contano veramente ?
Se c’è qualche sponsor sensibile che vuole iniziare un ragionamento: noi ci siamo…
(immagine della prima pagina del "Corriere dello Sport - Stadio" del 30/06/2024)