LE NOSTRE PROPOSTE PER IL PNRR E IL TESTO APPROVATO
StaGe! (Coordinamento Musica e Spettacolo Indipendente ed Emergente) e il PAP (Patto delle Arti Performative), soggetti di cui il TP fa parte, hanno inviato al Ministro per la Cultura Franceschini e ai parlamentari una serie di proposte concrete sul tema della centralità della musica e dello spettacolo dal vivo: l’esperienza dei vari soggetti operanti in questo settore ha permesso la realizzazione di un documento pratico da cui poter attingere idee da inserire nel Recovery Plan/ PNRR.
Purtroppo dobbiamo prendere atto che, allo stato attuale, nella versione definitiva del PNRR la Cultura appare come supporto per il Turismo, quindi con un ruolo subordinato a logiche economiche, e non le viene riconosciuto quel posto fondamentale che riveste nella vita di ogni essere umano e nella Società.
Noi continuiamo a ritenere che la Cultura sia un valore imprescindibile per la crescita di un cittadino sano e consapevole.
Centrale dovrebbe essere, quindi, un uso generativo e non strettamente finanziario della Cultura e dello Spettacolo, due elementi indispensabili per la formazione della persona.
Non ci sembra ci sia alcun chiaro riconoscimento dell’importanza culturale, economica e sociale dell’intera filiera delle arti performative, siano esse Musica, Danza, Teatro o altro.
L’impressione avuta è che le scelte siano solo guidate dal "business", e quindi le arti performative sembrano importanti solo per attrarre turisti e non per alimentare l'identità, la cultura, la personalità, il futuro, insomma la vita e l'umanità delle persone.
Malauguratamente non si parla di alcun nuovo investimento nella creazione di spazi pubblici polivalenti per le arti performative, totalmente assenti nei borghi così come nelle città.
Avevamo proposto di creare incentivi e bonus per la realizzazione di questi “Centri della Cultura”, eventualmente recuperando aree artigianali o industriali dismesse, e ciò in linea con gli obiettivi di riconversione e sostenibilità del PNRR, rispettando l’ambiente e promuovendo un equilibrio “green”.
Purtroppo troviamo solo interventi a favore delle strutture sportive (1 miliardo di Euro): non che esse non siano importanti, però riteniamo che l’integrazione sociale si costruisca anche attraverso le strutture culturali.
In questo contesto diventa di difficile comprensione la scelta del Ministero per la Cultura di inserire, tra i cosiddetti quattordici grandi attrattori culturali, la riqualificazione dello stadio “Franchi” di Firenze per un importo di 95 milioni di Euro.
Con pari intervento si sarebbero potuti realizzare almeno duecento Centri della Cultura: pochi forse per accontentare tutte le nostre comunità, ma indubbiamente un primo segnale di attenzione diversa verso la Cultura rispetto al passato.
Concludendo: speriamo che si possa intervenire, in sede di attuazione di quanto scritto nel PNRR, per far comprendere la grave sottovalutazione della Musica e della Cultura, tentando di rimediare laddove possibile. In caso contrario a breve ci troveremo a fare ricerche archeologiche su quelle che furono le attività culturali, sia professionali sia amatoriali, col Ministro di turno che gioirà nel ritrovamento di reperti attestanti ciò che era e più non sarà.
Maggio 2021
P.S.: se volete leggere le proposte avanzate per il PNRR, esse sono state presentate nel comunicato reperibile al seguente link https://www.tavolopermanente.org/item/373-proposte-per-il-recovery-plan-pnrr-inserimento-musica-e-spettacolo-musicale-dal-vivo.html