ATTENTI AI CAROSELLI DI CLACSON DEI TIFOSI DELLA RIFORMA
09 Marzo

ATTENTI AI CAROSELLI DI CLACSON DEI TIFOSI DELLA RIFORMA

ATTENTI AI CAROSELLI DI CLACSON DEI TIFOSI DELLA RIFORMA

 

            “La Commissione Europea ha dato il via libera alle norme fiscali in favore del Terzo Settore. […] Questo risultato rappresenta una svolta decisiva, ci permette finalmente di dare certezze e stabilità agli ETS e piena attuazione al Codice del Terzo Settore […]”. Questo dichiara Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

            “Dal primo gennaio 2026 - spiega Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega al Terzo Settore - entrerà finalmente in vigore un regime fiscale ad hoc […]”.

            Il comunicato integrale del Ministero, datato 8 marzo, lo potete trovare in allegato o al seguente link: https://www.lavoro.gov.it/stampa-e-media/comunicati/pagine/terzo-settore-calderone-bellucci-ok-da-commissione-ue-riforma

            Il 13 febbraio scorso, presso il Palazzo Wedekind a Roma, è stato presentato il “Terzjus Report 2024” intitolato “A due passi dalla meta. Verso il completamento della riforma”.

            Il rapporto offre un'analisi approfondita sullo stato attuale e le prospettive future del Terzo Settore in Italia, evidenziando i progressi compiuti nella riforma e le sfide ancora da affrontare

            Nel contesto della presentazione è intervenuto anche il Vice Ministro dell'Economia, Maurizio Leo, dicendo che si aspettava a brevissimo una “Comfort Letter” dalla Commissione Europea a seguito della quale, dopo ulteriore confronto con il governo italiano, rilascerà l’autorizzazione europea.

            In linea con il significato della “Comfort Letter” della Commissione Europea: comunicazione formale, non vincolante che fornisce un'indicazione preliminare sull'interpretazione delle norme europee.

            Ma quando arriva l’autorizzazione europea?

            Dopo che lo Stato ha modificato il provvedimento o il regime in linea con le indicazioni della Commissione.

            Oppure questa è un’autorizzazione che non prevede la necessità di un nostro recepimento formale e quindi la Riforma parte automaticamente dal 1° Gennaio 2026?

            Per questo invitiamo tutte le Associazioni a mantenere nervi saldi e agire con buon senso.

            Sicuramente nei prossimi giorni verrete inondati di notizie tese a farvi fretta per entrare a capofitto nel Runts, sospinte dagli “esperti” e gli addetti, a pagamento, del mondo del volontariato.

            Come sempre aspettiamo di leggere i testi, non limitandoci alle veline della stampa.

            Sentirete forti i clacson dei caroselli dei tifosi della riforma: usiamo, come sempre, il buon senso.

            Come abbiamo sempre dichiarato: noi non siamo aprioristicamente contro o a favore, ma analizziamo in modo oggettivo le cose, quindi prima attendiamo e sudiamo i testi ufficiali appena verranno pubblicati.

            É indubbio che ci sono molti aspetti da migliorare, in modo chirurgico, all’interno della Riforma, e se ne sono accorti tutti.

            Parimenti, è sotto gli occhi di tutti che tale norma è enormemente sbilanciata a favore dei “grandi” e penalizzante nei confronti dei “medio-piccoli”.

            Purtroppo, sinora, il muro di gomma che circonda questa riforma non ha permesso alcuna reale miglioria.

 

            Ci sono comunque elementi positivi da cogliere:

  • non si poteva andare avanti di proroga in proroga, lasciando nel limbo dell’insicurezza per anni centinaia di migliaia di associazioni;
  • di conseguenza i politici adesso DEVONO trovare obbligatoriamente una soluzione stabile entro il 31 Dicembre 2025.

 

            Restate quindi ben aggrappati a qualcosa di forte per resistere all’onda di propaganda che ci propineranno, nell’attesa di avere notizie più certe.

            Come sempre non vi lasceremo soli, prospettando varie soluzioni tra le quali ogni singola associazione deciderà quale è quella più rispondente alla propria realtà.

            Infine: come ben sapete, è da anni che stiamo cercando soluzioni a questa situazione, e ci proveremo sino all’ultimo, nel solo interesse delle piccole e medie associazioni che, ricordiamo, equivalgono al 90% delle associazioni italiane.