IL TEMPO CONTINUA AD ESSERE GALANTUOMO…
L’Istituto Nazionale di Statistica ha presentato il 10 maggio 2023 i risultati del censimento sulle associazioni svolto nel 2021. Diciamo che non era difficile prevederne i risultati…
I numeri parlano chiaro: dal 2015 al 2021 manca all’appello quasi un milione di volontari, passando da 5,5 a 4,66 milioni.
Agli smemorati consigliamo di andarsi a rivedere le audizioni che abbiamo tenuto in Parlamento ben prima del covid negli scorsi anni, e durante le quali abbiamo sempre ribadito che fuori dalla porta delle nostre associazioni non c’è la fila di volenterosi disposti a prendere in mano le redini dei sodalizi, quanto piuttosto una fuga, complice l’aumento della burocrazia e delle sanzioni.
Poi è arrivato il covid, al quale si vuole addossare la maggior colpa di tale calo: per carità, la pandemia ha fatto soffrire il nostro settore, ma facciamo le persone serie, suvvia !
I filmati sono lì, a disposizione di tutti, e basta andare a vederseli: non siamo preveggenti, abbiamo soltanto riportato quanto tocchiamo con mano quotidianamente sul campo, a differenza di chi, invece, vive su un altro pianeta.
Ci fanno sorridere considerazioni quali la presente, di un alto dirigente ministeriale: “risulta un minor appeal della categoria dell’organizzazione di volontariato rispetto al passato. Questo è legato probabilmente soprattutto ai maggiori vincoli che un’Odv si trova a dover affrontare, in ogni caso compensati da maggiori vantaggi” (dati dall’iscrizione al RUNTS n.d.r.).
Attenzione !!! Per la prima volta un dirigente ministeriale lo riconosce apertamente: con la riforma del terzo settore sono arrivati maggiori vicoli e quindi maggiore burocrazia, altro che semplificazioni !!!
Ma come ? Ma se ci hanno sempre tacciato di dire menzogne quando facevamo notare che con una riforma siffatta la burocrazia aumentava… Allora forse avevamo visto giusto pure stavolta …
Cari signori, capite o no che se un’associazione non è in grado di far fronte ai “maggiori vincoli” non potrà godere di “maggiori vantaggi”, nonostante la propria buona volontà o tutti gli effetti positivi che dona alla propria collettività, soprattutto nei medio-piccoli centri ? E così facendo la condannate a morte, penalizzando pure la comunità di riferimento ?
Dai, non ci sembra poi così difficile da comprendere...
Oppure, forse, qualcuno vuole diminuire il numero delle molte associazioni di volontariato (la vera ricchezza del nostro Paese) per lasciare più spazio a quelle che resteranno, cioè quelle più grandi e forti ?
Basta dirlo apertamente, così sappiamo come regolarci. Tanto nei fatti abbiamo già capito che è così, anche se nessuno vuole riconoscerlo perché è una scelta impopolare: questa è una riforma fatta passare in sordina per evitare contestazioni.
Riportiamo i dati ufficiali: risultano attive in Italia 363.000 organizzazioni, e all’8 maggio 2023 gli iscritti al Runts sono in tutto oltre 104.000 enti,
pari al 28,65 %.
Diremmo che, considerato il dispiegamento di forze e di energie per farci aderire di prepotenza (sì, perché un obbligo mascherato non è altro che una forma di prepotenza!), il risultato è alquanto deludente. Per il Runts !
Ed è deludente tenuto conto anche dei moltissimi ricatti ai quali una piccola associazione viene sottoposta quotidianamente, tipo “ i contributi non li prenderete più”, oppure “le vostre quote associative verranno tassate”, o anche “non potrete più fare convenzioni con i comuni”, "perderete i benefici di cui godete adesso" e molto altro che non riportiamo per mancanza di spazio !
Questa modesta adesione è la dimostrazione che la gente, nonostante tutto, non si fa incantare dagli slogan ma, molto concretamente, usa la propria testa e vuole vedere i documenti prima di fare scelte avventate.
Ripetiamo: non siamo preveggenti, ma semplicemente conosciamo il nostro mondo perché lavoriamo quotidianamente sul campo. Siamo un tantino imparati.
E in chiusura rivolgiamo ancora lo stesso appello che facciamo da anni: perché Voi che siete in cabina di regia non ci ascoltate, e volete imporci un vestito che ormai è dimostrato che non ci va bene ?
Le normative vanno ridotte e semplificate in modo che tutti le possano comprendere e applicare, e non il contrario !!!
Nessuno vuole incorrere in contenziosi, siamo e vogliamo essere solo volontari e appassionati del nostro impegno.
Siamo sempre disponibili a collaborare per migliorare le cose: ascoltateci e cambiamo insieme ciò che non funziona.
Diversamente il delitto culturale di massa che abbiamo più volte previsto continuerà inesorabilmente a realizzarsi: d’altronde è già iniziato, e i dati parlano chiaro, ce li avete comunicati e ufficializzati Voi…