PURTROPPO LA VIGLIACCATA CONTINUA...
Siamo stati fin troppo facili profeti, quando nessuno ci ascoltava.
C'era (e c'è) chi, invece, continua a spingere questa Riforma del terzo settore senza nessun turbamento e senza alcuna volontà di aggiustarla:
- chi ci sta guadagnando alla grande;
- chi ha ottenuto una grandissima visibilità e si è costruito una posizione (e reputazione);
- chi vuole raggiungere risultati economici;
- chi c'ha messo la faccia e non vuole fare marcia indietro, forse per il timore della propria carriera.
Il tutto a discapito di quelle meravigliose realtà, formate da amatoriali e volontari, che mantengono vivo il tessuto sociale soprattutto nei medio-piccoli e piccolissimi centri abitati.
Il campanello d'allarme era suonato da tempo, ma indaffarati come siamo a fare del bene quotidianamente e con dei bilanci ridicoli nessuno se n'era accorto, a parte le Bande Musicali (non tutte...). Anche perché, è bene ricordarlo, se fai socialità non hai molto tempo da perdere con una burocrazia asfissiante... ma questo dai "colletti bianchi" non è minimamente compreso... loro vivono in un "altro mondo"...
Purtroppo, come è d'uso da qualche anno nel nostro Paese, le grandi riforme si fanno in silenzio, facendole passare in sordina, usando dei termini che sembrano tranquillizzare ma che poi, quando arriva il dunque, ti accorgi della fregatura.
In questi giorni è facile trovare sui giornali locali la notizia delle moltissime associazioni che sono restate escluse dal 5x1000. Realtà di varia natura e che operano in svariati campi, con l'unico denominatore comune di essere di piccole dimensioni. Operano in piccole realtà, recuperano dal 5x1000 qualche centinaia di euro all'anno, fanno salti mortali per sopravvivere e fanno tanto, tanto bene alla società.
Implacabile la scure della burocrazia: o ti adegui o non ti dò nulla.
É sempre quella burocrazia i cui dirigenti, da noi incontrati negli scorsi anni, risposero che se le Bande hanno problemi d'ufficio vedano di assumere un impiegato...
Sempre gli stessi che, se gli chiedi un consiglio sul come operare, ti rispondono che non rientra nelle loro competenza dare delle indicazioni, ma solo fare controlli (e sanzionarti se sbagli, aggiungiamo noi...).
Il brutto della faccenda è che tutti questi personaggi mentono sapendo di mentire: ti dicono che nessuno ti obbliga a compiere certe scelte, però se vuoi godere delle agevolazioni di cui già godevi prima della riforma, adesso ti devi adeguare iscrivendoti al RUNTS, sottostando a un carico burocratico e fiscale che non è certo diminuito...
E allora chiamiamolo per ciò che è: UN OBBLIGO MASCHERATO !!!
Ricorda molto la tessera obbligatoria di un certo ventennio fa...
A ciò si aggiunge la novità di altre realtà non pubbliche, ovvero alcune importanti Fondazioni, le quali vincolano l'erogazione dei propri contributi alle sole realtà iscritte nel RUNTS.
Se permettete anche questa è una vigliaccata bella e buona !
Perché, cari soloni che avete deciso sulla nostra pelle, non uscite dai vostri uffici ubicati nelle grandi città e venite a fare un giro nelle nostre piccole realtà ?
Venite pure quando volete, anche facendo visite a sorpresa: troverete un'Italia che fa miracoli tenendo insieme tutto con il fil di ferro e il nastro adesivo, con tanta buona volontà e buon senso, che invece di guadagnarci o anche semplicemente farsi rimborsare il più delle volte ci mette del suo.
Un'Italia che non compare MAI sui grandi giornali nazionali.
Se fossimo in una nazione civile avremmo già manifestato in piazza ! Invece stiamo accettando passivamente: forse con dignità, ma ce ne stiamo andando in silenzio.
Sarebbe l'ora di mettere in campo la disobbedienza civile: forse così i nostri politici si sveglierebbero...