LA FATICA DI COMPRENDERE
13 Ottobre

LA FATICA DI COMPRENDERE

LA FATICA DI COMPRENDERE

Comprendere le motivazioni dell’altro: sicuramente è un esercizio difficile, ma in una Società che si reputa civile, per una corretta convivenza ciò dovrebbe essere normale. A maggior ragione ciò è vero quando ci si assume un ruolo di rappresentanza, sia essa politica o associativa.

Per tale motivo sfugge a ogni logica l’impuntarsi per obbligare le associazioni, quali le Bande Musicali, ad accettare passivamente l’entrata nel RUNTS alle attuali condizioni.

Chi ha progettato la “Riforma del 3° Settore” sta dimostrando nei fatti di non conoscere affatto il mondo del volontariato, nello specifico quello culturale, il quale NON E’ formato solo dalle grandi realtà dedite alla meritoria assistenza alla persona, e che hanno tutto l’interesse ad aderire. Esistono anche una moltitudine di medie, piccole e piccolissime realtà culturali che già adesso fanno fatica a restare in piedi, e tra queste le Bande Musicali. L’attività di questi gruppi è attualmente frenata da una miriade di norme che rendono difficile la loro sopravvivenza, e aumentarne il carico con questa riforma è semplicemente deleterio.

Il 90 % delle Bande è formato da piccole realtà: è una dichiarazione non nostra, ma che prendiamo per buona conoscendo il nostro mondo. Ciò significa che imponiamo una riforma che aiuta solo il 10 % e penalizzando tutto il resto ?

Le nostre realtà sono formate da persone che hanno una propria vita, una propria famiglia, un proprio lavoro, eppure per passione trovano del tempo prezioso da dedicare anche alla propria Banda Musicale.

Ma c’è davvero qualcuno che pensa seriamente ci siano appassionati disposti a prendersi carico di responsabilità sempre più gravanti, di una burocrazia sempre più pesante, di incombenze sempre più pressanti, in pratica l’equivalente di un secondo lavoro con soli oneri ?

Ma c’è davvero qualcuno che pensa che fuori dalle nostre sedi ci sia la fila di persone disposte a diventare un dirigente o Presidente di Banda ?

Scusate, ma dove vivete ? In un mondo immaginario ?

Noi viviamo nel mondo reale, e queste cose le conosciamo e le tocchiamo con mano ogni giorno. Vediamo quali sono le reali esigenze e i problemi delle singole associazioni.

Se volete che le Bande Musicali proseguano nel loro lodevole percorso secolare bisogna semplificare le cose, invece di appesantirle !

Paradossalmente l’ultimo degli aspetti che viene trattato è quello musicale, mentre invece dovrebbe essere il primo data la nostra natura, pressati come siamo da tutta una miriade di problemi che aumentano quotidianamente.

Per questi motivi non capiamo la volontà di voler imporre a tutti i costi una Riforma come quella attuale, anche se tuttora incompleta.

Se permettete, prima di scegliere vogliamo vedere e capire: gli atti di fede si fanno in altri ambiti.

Ripetiamo: le “visioni” manageriali che ci vengono propinate da chi è stipendiato per far passare questo messaggio ci fanno sorridere, perché dimostrano un pauroso distacco dalla vita reale.

La nostra proposta è semplice: creare un doppio binario, ovvero la possibilità di poter scegliere.

In questo modo i grandi gruppi (il 10%) che vogliono, e possono, affrontare la Riforma ci entreranno a pieno titolo. Al tempo stesso i piccoli (il 90%) avranno la possibilità di godere delle attuali norme e riusciranno a restare in vita.

Questo dice la logica… a meno che, in realtà, ci sia la precisa volontà di farci chiudere per favorire le grandi realtà e le Accademie professionali: in questo caso si abbia almeno il coraggio di dichiararlo pubblicamente, assumendosi la responsabilità di effettuare un delitto culturale di massa.

Ottobre 2021

in allegato il testo del comunicato su carta intestata