COMUNICAZIONI CIRCA IL DL n. 52 DEL 22/04/2021 – versione 1.0
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DL n. 52 del 22 Aprile 2021, dal titolo "Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19", e subito ribattezzato come "Decreto Riaperture".
Tale Decreto ha validità dal 26/04/2021 al 31/07/2021, allungando di fatto lo stato di emergenza pandemica nel nostro Paese.
Iniziamo col dire che, per quanto riguarda il nostro settore, le novità che ci attendevamo erano due, ovvero:
1) come comportarci con l'attività delle nostre associazioni;
2) come comportarci con le lezioni dei nostri allievi.
Sul punto 1): per quanto riguarda le attività delle associazioni culturali quali le nostre nulla è cambiato. Di conseguenza, a partire dalla zona gialla le nostre attività restano sospese, restando in vigore quanto già previsto dai precedenti disposti legislativi (riportiamo la norma: “sono sospese le attività di… centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”).
Per essere chiari: con ciò si intendono le prove di sezione, di gruppo, di organico parziale o completo. Diventa difficile, quindi, organizzare dei Concerti se non possiamo provare.
Sicuramente ci sarà chi obietterà che non è possibile che sia così, dato che il DL prevede la ripresa degli spettacoli.
E' vero, nel DL tale possibilità è chiaramente prevista, ma con il combinato delle altre norme è da ritenersi che tale facoltà sia riservata alle attività professionali.
Forse questa è una dimenticanza, e di ciò stiamo già chiedendo spiegazioni alle autorità competenti anche perché ciò genera confusione, però per adesso è così.
E' chiaro che una particolare attenzione è rivolta dal Governo alle attività produttive, e quindi è loro riservato un canale privilegiato.
Noi la nostra parte l'abbiamo fatta: come avete visto, con il nostro documento "MUSICA ALL'APERTO vers. 1.0 - proposte e prescrizioni specifiche per una possibile ripresa delle attività all’aperto per le realtà amatoriali" abbiamo presentato al Ministero della Cultura delle proposte concrete, nella speranza che nei mesi estivi possano riprendere, anche se parzialmente, le nostre attività. Speriamo che si concretizzi questa speranza, anche se bisognerà tenere obbligatoriamente conto dell'andamento pandemico sia a livello nazionale che a livello locale.
Già immaginiamo osservazioni tipo "noi possiamo riprendere le nostre prove all'aperto in sicurezza": non è vero, ripetiamo che tale opportunità, forse per dimenticanza oppure per scelta politica, ad oggi non esiste.
Non stiamo affermando che ciò sia giusto o sbagliato, oppure condivisibile o meno: semplicemente è così. Sarebbe sbagliato nei confronti di tutti dirvi il contrario.
Quindi chi organizza prove all'aperto lo fa a proprio rischio e pericolo, sia per le responsabilità penali e civili a capo dei legali rappresentanti, ma soprattutto per il rischio di contagio.
Speriamo di darvi altre notizie in merito in tempi ragionevoli...
Sul punto 2): anche per quanto riguarda le lezioni con i nostri allievi nulla è cambiato, e quindi ripresentiamo pari pari quanto già espresso in altre precedenti comunicazioni, ovvero in zona gialla, e parzialmente in zona arancione, resta lo spiraglio per l'effettuazione delle lezioni individuali in rapporto 1 a 1 (intese come 1 allievo e 1 collaboratore tecnico). Niente Musica d'Insieme, quindi.
Ad oggi nessuno ha ancora risposto in modo chiaro alle domande che abbiamo rivolto ai vari Ministeri e inerenti le interpretazioni, più o meno chiare, date da alcune Prefetture o Dirigenti ministeriali o regionali circa la possibilità della ripresa delle lezioni anche in zona rossa.
O meglio, è chiaro che, andando a vedere i vari richiami fatti dai documenti che sono rimbalzati in rete, si scopre sempre che tali interpretazioni sono rivolte alle attività lavorative, ovvero le Scuole o Accademie private riconosciute. Ed è altrettanto chiaro che le nostre Bande NON fanno attività lavorativa, oltre a non essere Scuole riconosciute.
Come sempre consigliamo di evitare di giocare sulle parole, ma di comportarsi in modo responsabile e prudenziale.
Il rischio di un "liberi tutti" è fortissimo: siamo stanchi dell'isolamento al quale siamo costretti ormai da più di un anno; non ne possiamo più della situazione attuale. Ma fare finta di niente non è un comportamento serio, da persone adulte e responsabili.